Archivio mensile:Maggio 2016

Ztl: le bugie del sindaco sul ruolo delle opposizioni (in specifico, la nostra)

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Il verbale della 3^ Commissione del “Pianificazione Territoriale, Ambiente,  Attività Produttive, Opere Pubbliche e Mobilità” del 13 Aprile 2016

I passi che riguardano le nostre proposte:

Max 1

Max 2

Max 3

Insomma “carta canta”, i pre pareri verbali da noi non hanno casa…

Il nuovo ISEE e i suoi problemi

iseeQuesto breve contributo era anch’esso in previsione, poi altri problemi (ZTL) sono sopraggiunti… La risposta del sindaco all’interrogazione è visibile nella sezione “Attività istituzionale”

Tra le tante riforme che dovrebbero rivoltare questo paese come un calzino, c’è anche il nuovo calcolo dell’Isee, introdotto con il D.P.C. del 5 dicembre 2013 n. 159 e operativo dal primo gennaio del 2015. Molti, bontà loro, ignorano cosa sia e cosa comporti un cambiamento nel calcolo dei suoi parametri, per questo motivo la riforma è passata più o meno sotto silenzio.

L’Indicatore della situazione economica equivalente, ISEE appunto, nasce nel 1998 per definire la situazione economica di un cittadino e del suo nucleo familiare. Tale indicatore è utilizzato dalla PA per riconoscere il diritto a godere di prestazioni sociali o assistenziali agevolate di varia natura. Il nuovo calcolo dell’ ISEE considera reddito qualsiasi supporto in denaro che lo Stato eroga, inclusi quelli per la rimozione degli “ostacoli di ordine economico e sociale” (art. 3 della Costituzione). Parliamo, per intenderci, di tutte le somme fino ad ora fiscalmente esenti, come le pensioni di invalidità, le indennità di accompagnamento, l’assistenza domiciliare, gli assegni di cura, le agevolazioni economiche per il trasporto di disabili, le pensioni sociali e di guerra, gli assegni di mantenimento, le borse di studio corrisposte a studenti universitari ecc… In somma sintesi, ogni contributo che dovrebbe portare ad appianare le diseguaglianze sociali ed economiche verrà valutato dall’ente preposto a fornire un servizio o una prestazione sociale, e rappresenterà spesso una discriminante per goderne in futuro. Una riforma nel solco di chi in passato affermava di difendere le classi sociali deboli? Lasciamo giudicare al lettore.

Come succede spesso in questo paese, le lacune della politica sono state colmate, almeno parzialmente, dalla magistratura: a seguito di alcuni ricorsi, il “Nuovo ISEE” è stato annullato, in alcune parti, dal TAR del Lazio, con tre sentenze dell’11 febbraio 2015 (Sez. I, n. 2454/15, n. 2458/15 e n. 2459/15); in particolare sono state cassate varie norme che modificavano la base di calcolo dell’ISEE per le prestazioni agevolate di natura socio-sanitaria.

Il Governo ha fatto ricorso, rigettato, però, dal Consiglio di Stato, che ha ricordato il senso che l’articolo 3 della Costituzione attribuisce a certi vantaggi economici, i quali non possono, quindi, essere considerati negativamente per godere di qualsivoglia ulteriore facilitazione.

Alla luce di tutto questo, il Movimento 5 Stelle, in diversi ambiti territoriali, tra i quali il nostro, ha voluto, tramite una serie di interpellanze, invitare alla prudenza. Vogliamo sperare che per affrontare il disagio sociale crescente di molte famiglie, non si giochi sulla pelle di chi in passato ha goduto di aiuti ed agevolazioni.

Nello stesso Partito Democratico non tutti sono convinti della bontà di questa riforma: ad esempio vogliamo citare una mozione del 16 marzo 2016 presentata dal Consigliere del Comune di Genova Cristina Lodi, volta a rimandare l’applicazione della nuova disciplina per la determinazione dell’ISEE e a impegnare l’amministrazione a dare l’avvio a una fase transitoria, in attesa di indicazioni da parte del Governo. Speriamo tutti in nuove indicazioni… speriamo.

Ancora sulla ZTL: una risposta alle dichiarazioni del sindaco Veronesi

logo movimentoIl Movimento 5 Stelle di Anzola è molto soddisfatto del passo indietro del sindaco Veronesi e della sua giunta. Una vittoria, crediamo, della maggior parte degli anzolesi, che si sono espressi civilmente, ma con fermezza, contro questo progetto miope e controproducente. Siamo rimasti davvero stupefatti della reazione della nostra cittadinanza e fieri di farne parte: nell’era del web 2.0, chi era abituato a considerare i social come una bacheca per vantare i propri successi presunti, ha potuto constatare che la comunicazione viaggia in due direzioni e in molti hanno espresso con forza e fierezza la propria opinione contraria non fidandosi, a ragione, di un progetto sbagliato sia nella sua impostazione ideologica e sia nella sostanza. Si è poi formato spontaneamente un comitato civico che ha dato voce ai cittadini che discutevano nelle piazze e nei bar. Un ringraziamento bisogna farlo soprattutto a loro, per l’impegno profuso sul territorio e la raccolta di firme. Ci piace pensare che sia stato proprio questo movimento dal basso il motivo del ravvedimento del sindaco e non un ordine dall’alto.

Al nostro primo cittadino vogliamo soltanto dire che noi del M5S, da tempo, siamo “pervenuti”, che non c’è bisogno di scaricare i fallimenti di progettualità e immagine sulle opposizioni. Le soluzioni che adesso vanta con orgoglio, appena ce le ha chieste in 3^ Commissione, luogo preposto per le consultazioni dei gruppi politici, siamo stati ben lieti di esprimerle. Comprendiamo il disagio umano per la colossale figuraccia di fronte all’intera cittadinanza e ci rendiamo conto che le telecamere non possono sostituire le persone nel controllo del territorio, ma nessuno ha mai preteso, noi per primi, che il sindaco risolvesse magicamente i problemi della prostituzione, problemi, peraltro, non dissimili da quelli dei paesi vicini e risolvibili solo a livello nazionale. Siamo stati propositivi, anzi diremo di più, le soluzioni da parte nostra sono state ben due: in prima battuta, quando Veronesi ci ha comunicato che la ZTL avrebbe avuto un periodo di prova, abbiamo richiesto di testarne l’efficacia più a lungo e se effettivamente il numero di prostitute fosse diminuito, abbandonare il progetto e restare a una semplice videosorveglianza. In seguito, nuovamente sollecitati dal primo cittadino, abbiamo ribadito che avremmo voluto sin dall’inizio una videosorveglianza h24, senza forzature che obbligassero i cittadini a giustificare la presenza dei propri parenti e ospiti non residenti. Tutto è, ovviamente, verificabile e verbalizzato per iscritto agli atti della commissione: la trasparenza amministrativa a noi non fa certo difetto.

Chi parla di referendum adesso, il referendum ha rischiato di subirlo, dopo aver contestato con forza il presidente della Consulta di Anzola Monti per aver osato richiedere un voto di gradimento in una delle riunioni informative. Se abbiamo deciso di rimanere in disparte nelle sedute con i cittadini, l’abbiamo fatto perché questa era una questione che travalicava le normali divisioni politiche e non volevamo strumentalizzare la vicenda, né essere strumentalizzati: siamo tutti cittadini di Anzola, e pur nelle diversità di vedute, ci siamo trovati concordi nel rifiutare l’idea folle di multare i forestieri in entrata di notte.

Sullo sfondo rimane poi un annoso mistero: il pre parere dato alla ZTL da un qualche Ministero: secondo alcuni sarebbe un documento scritto, secondo altri, e sembra l’ipotesi maggiormente diffusa, dovrebbe trattarsi soltanto di un parere dato oralmente… Oralmente? Esistono documenti amministrativi in forma orale? A maggior ragione quando possano far intraprendere scelte cosi invasive per una piccola comunità di persone? Ci sembra che ciò leda un principio fondamentale del diritto amministrativo, quello della trasparenza, perché le cose dette a voce rimangono tali… “Verba volant, scripta manent” dicevano i latini. Nel frattempo abbiamo fatto accesso agli atti, magari rimarremo stupiti e apprenderemo nuove nozioni di diritto dal nostro primo cittadino. In caso contrario la ZTL, e tutte le polemiche conseguenti, hanno avuto come pietra di volta una colossale menzogna. E se era una bugia questa, ce ne saranno altre?

Il gruppo del Movimento 5 Stelle di Anzola